Tra i luoghi da visitare a Valmontone va citato sicuramente il Palazzo Doria Pamphilj, palazzo baronale dell'antico feudo di Valmontone. La storia del palazzo inizia nel 1651, quando il principe Camillo Pamphilj, nipote di papa Innocenzo X e membro di una delle famiglie più potenti di Roma. acquistò da Francesco Barberini il territorio di Valmontone e lo elesse a propria residenza extraurbana. Il principe voleva realizzare nel feudo una sorta di città ideale, la Città Pamphilia, che comprendesse non solo il palazzo, ma anche una chiesa, magazzini, stalle, abitazioni, botteghe. Il Palazzo sorse al posto dell'antico castello Sforza, già dei Conti di Valmontone: nel 1652 si procedette alla quasi totale demolizione del castello e nel 1654 iniziarono i lavori che si conclusero nel 1670 circa. La costruzione avvenne sotto la direzione del padre gesuita Benedetto Molli per poi passare nel 1666 alla supervisione di Antonio Del Grande. Nel XVIII secolo, i Pamphilj rischiavano di estinguersi, così, con un matrimonio combinato, la famiglia si fuse con i Doria-Landi, diventando Doria-Landi-Pamphilj. Da qui il nome composito del Palazzo. La forma massiccia e squadrata e la collocazione nel punto più alto del borgo fanno pensare al ruolo di avvistamento ereditato dall’antico castello medievale. L'interno del palazzo è diviso in 365 stanze, le più importanti delle quali si trovano al Piano Nobile, dove si possono ancora ammirare alcuni importanti affreschi, realizzati tra il 1657 e il 1661 da artisti quali Pier Francesco Mola, Gaspard Dughet, Guillaume Courtois detto il Borgognone, Francesco Cozza e Mattia Preti. Nel palazzo si trova anche l'omonimo museo che presenta con descrizioni e reperti i diversi siti archeologici presenti nel territorio Valmontone. 
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